Riforma dei Quartieri: anatomia di una promessa
di Antìgene
La promessa di una “nuova partecipazione” a Bologna rischia di trasformarsi in una macchina amministrativa sterile: i quartieri come laboratorio di governance, mentre la città vera continua altrove.
La riforma dei Quartieri di Bologna annuncia un rilancio della democrazia locale, con nuovi strumenti di ascolto e coinvolgimento dei cittadini. Ma dietro la retorica dei “luoghi costituenti” emergono le stesse contraddizioni di sempre: unità territoriali troppo vaste per essere comunità reali, processi di partecipazione burocratizzati, periferie invisibili e una distanza crescente tra città amministrata e città vissuta.

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